Territorio
 
Tiglio

A mezzo chilometro da Ponteacco verso la Slovenia si sviluppa l'abitato di Tiglio, 24 case dislocate lungo la Statale 54 e costituenti il borgo sulla destra.
Tiglio, Lipa, Ladeltejo, Lindenei documenti dell'Impero di Austria-Ungheria, è un paese che è stato assai nominato nei secoli, sia per la sua posizione un po' strategica, sia per la presenza della chiesa votiva con l'annesso cimitero usato fino alla fine dell'era napoleonica.
Il toponimo „Tiglio“ è da collegare all'omonima pianta Tilia che si sviluppa tutt'oggi non solo nell'abitato, ma in tutta la zona prealpina del FVG.
A Tiglio ci sono alcuni esemplari assai antichi.
Il paese di Tiglio è posto all'inizio della forra del Natisone e gli idrografi tendono a classificare la seconda sezione, o corso medio del fiume, proprio nel segmento dell'asta che va da Tiglio a Manzano. La posizione del paese facilita i collegamenti con la sponda sinistra del fiume: Cras, Tarcetta, Antro, Pegliano, Spignon, Biacis. Tutti questi borghi e paesi utilizzarono fino agli inizi del XX secolo il guado posto poco più a nord del ponte di Tiglio. I ciclisti hanno ben presente la discesa/salita di Tiglio, modificata 70 anni fa e resa più agevole, più allungata rispetto al ripido percorso di un tempo, quando la corriera di Rosina non riusciva a guadagnare la sommità senza prima aver fatto scendere gli occupanti. Dal costone di Tiglio si vede il bel panorama di Antro, Tarcetta e del Natisone.
La notirietà di Tiglio è indubbiamente legata alla chiesa votiva dedicata a San Luca, detta anticamente San Luca di Ponteà e più tardi San Luca del Tiglio. Secondo certi documenti, le prime pietre dell'edificio furono posizionate nel 1250, altri invece attribuiscono la chiesa al tardo Quattrocento. Fu restaurata nel 1948, così come si evince da una scritta su pietra nel pavimento dell'atrio. La facciata in pietra è sormontata da una larga bifora campanaria con due campane. La porta d'ingresso è a sesto acuto con cornice in pietra strombata. Ai lati della porta vi sono due finestre quadrate con cornice in pietra. L'aula è rettangolare ed è illuminata da due finestre a sesto acuto, aperte sulla parete destra. Il soffitto è costituito da travi a vista. All'abside si accede attraverso un grande arco. Esso è poligonale con soffitto a rete di costoloni. Chiavi e peducci sono lavorati secondo il consueto schema sloveno. Negli spigoli dei lati regolari dell'abside si trovano le mensole-capitelli sostenute da piedritti con peducci di figure. L'altare secentesco ligneo intagliato è da tutti unanimamente considerato un capolavoro ed è collegabile allo stile della chiesa di San Silvestro di Merso di Sotto, nonché quello di Sant'Elena a Costapiana di Faedis. L'altare si sviluppa in senso verticale, sorretto da quattro colonnine scanalate, terminanti in tre nicchie: San Luca al centro, San Marco a sinistra e San Nicolò a destra, sovrastate dalla nicchia dedicata alla Madonna in trono con Bambino, ubicata sopra la nicchia centrale. Su una pietra corrosa dal tempo si legge la seguente incisione: A 1544 PETRI(CH-C-S). L’acquasantiera è del XVIII secolo.
Durante il periodo fascista è stata attivata una cava di marna ubicata poco a nord del paese, ai piedi della salita, mentre poco a sud, verso Ponteacco, funzionava la tramoggia d’arrivo della marna estratta nella cava di Ponteacco. Nella piccola cava di Tiglio ha lavorato per lungo periodo Martino (Martin) Onesti.

Una delle attrazioni del paese è costituita dalle anse del Natisone. Tra queste ricordiamo quella proprio sotto Tiglio, con acqua profonda fino a 5mt. caratterizzata da skale, i massi dai quali ci si tuffa direttamente nell’acqua del fiume. Poco più a valle c’è il famosissimo Muz, uno fra i luoghi più gettonati degli amanti del bagno estivo. Non è raro vedere comitive munite d’anguria.

Oggi Tiglio è un paese prettamente residenziale i cui abitanti si dedicano prevalentemente al lavoro in luoghi limitrofi. Nella storia del paese si menziona la vecchia osteria dei Succo, molto frequentata in quanto dotata di campo di bocce, in piena concorrenza con il campo di bocce di Cras. Più recentemente è stato costruito l’albergo di Zef che oggi è completato anche da una frequentata pizzeria. Tiglio era anche stazione ferroviaria della linea Udine-Cividale-Staro selo.

ponteacco
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mezzana
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