Mezzana

Mečana, è un piccolo paese costituito da un grappolo di case immerse nel bosco, a 463 mt. sul livello del mare, su un poggio a metà costa del monte San Canziano. Se da una parte è metà costa, dall'altra Mezzana è una costola intera di Ponteacco. Da sempre le vicissitudini del paese sono legate indissolubilmente a Ponteacco.

La posizione di Mezzana è davvero invidiabile, rivolta com'è verso ovest e con una veduta eccezionale che spazia dalle montagne dell'Alta Val Natisone, fino alla laguna di Grado e Marano, visibile distintamente durante le giornate senza foschia.
Per raggiungere Mezzana, si sale da Ponteacco (dalla Statale 54 del Friuli) lungo un percorso con tornanti. La lunghezza totale del tragitto è di 3,200km e termina nella piazzetta del paese dov'è ubicato un monumento in metallo sulla sinistra, un korito con fontana a fronte, con la cartellonistica dei sentieri che portano verso mete suggestive ed un vecchio noce sulla destra e a fianco la via principale del borgo.

Da Mezzana si snodano numerosi sentieri, ben segnati e curati, che conducono a Ponteacco, San Pietro al Natisone, Rodda e Matajur. A circa 45min. dall'abitato, in cima al monte, sono ubicate le rovine della chiesetta votiva dedicata ai Santi Canzio, Canziano e Canzianilla. In questi ultimi anni si stanno valutando ipotesi di recupero della chiesetta, grazie alla sensibilità di associazioni locali. Indubbiamente anche l'Associazione Pro Loco Ponteacco appoggerà direttamente qualsiasi inizativa volta al recupero del sito.

Mezzana, Mečana, toponimo che trae origine dalla sua posizione di “paese mediano”, “ a metà [pendio]”, oggi è un tranquillo borgo residenziale, privo di attività economiche di rilievo.
La storia meno recente del paese è decisamente drammatica: il 26.02.1945 l’intero abitato per rappresaglia fu incendiato dai cosacchi; Angelo (Agnul) Birtig, nonno materno di Enzo-Zolin sparì nel nulla mentre stava mungendo le mucche in stalla; Attilio Blasutig , zio materno di Elio e Rino Cornelio e Evelino Mattelig, fratello di Amilcare e Diana, quindi zio di Evelino, furono fucilati a causa di una banalità: cacciatori, con il fucile sulle spalle, furono scambiati per nemici. Condotti lungo la via principale di Mezzana, furono brutalmente fucilati poco fuori il paese.

La storia recente di Mezzana è legata alle feste estive del paese e alla mai dimenticata locanda. Era una frase molto conosciuta nelle valli: “Nuu! Pùi dol Jolanda an skùh pašto”... era la locanda di Jolanda, sempre disposta a cucinare la pasta anche a ore piccole.
Il paese ha certamente stimolato la creatività del maestro di musica, professor Anton Birtic, leader dei Nediški puobi che durante la Jugoslavia socialista raggiunsero un certo successo e popolarità nell’allora hit pareidcic della federazione.
I dintorni di Mezzana sono méta di escursioni naturalistiche.
Una debolissima economia è rappresentata dall’utilizzo dei boschi per la produzione di legna da ardere, dalla raccolta di castagne e funghi e dalla selvaggina.
ponteacco
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tiglio
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