Territorio
 
Sentiero didattico-naturalistico Ponteacco–Natisone
Percorso di natura, acqua e storia per quattro stagioni


Presentazione
È sufficiente una manciata di secondi da Ponteacco per immergersi, nel vero senso della parola, in un mondo fantastico di profumi, odori e suoni.
Chi affronta la fantastica discesa che conduce al fiume Natisone rimarrà impressionato dal contesto naturale “mozzafiato”, costituito da un bosco secolare e da un sottobosco che sprigiona in tutte le stagioni una campionatura impareggiabile di profumi di muschio, funghi, erba cipollina e svariate specie floreali in tutte le stagioni.
Il cinguettio di usignoli, merli, cuculi, cinciallegre, fringuelli e la presenza di predatori diurni e notturni che qui si sono accasati, accompagnano i Vostri passi a tutte le ore del giorno. E non pensate di essere soli! Sarete osservati da decine di specie animali che possiedono le loro tane nell’impareggiabile habitat costituito dal costone della sponda sinistra del fiume Natisone, che inizia a Tiglio, prosegue per San Pietro, Cividale, Premariacco e Orsaria.
I Vostri passi, a tutte le ore del giorno e della notte, saranno accompagnati dal rumore dell’acqua del fiume, che diventa gradualmente più intenso, man mano che ci si avvicina alla riva.
L’Associazione Pro Loco Ponteacco è lieta di invitarvi in questo piccolo compendio di natura e storia. L’area relax sulla sponda del fiume Vi farà trascorrere qualche ora di spensieratezza, coinvolti in un mondo a sé, ben sapendo che i ritmi della contemporaneità scorrono poco sopra il percorso…
La Pro Loco Ponteacco ha ritenuto importante recuperare questo vecchio tracciato, grazie anche alla disponibilità dei proprietari dei fondi (Adonella Cedarmas, Beppino Mattelig, Isidoro Massera, Dino e Michele Dorbolò, Elena Massera) ed al sostegno dell’Amministrazione Provinciale di Udine.

Il Sentiero

Il sentiero si snoda attraverso un bosco di latifoglie, con uno sviluppo di circa 500 metri, lungo il quale sono installate opportune indicazioni. L’ingresso del sentiero ricorda un tunnel “scavato” nel verde; subito sulla destra si
può osservare la prima “skala” (roccia) che preannuncia le successive formazioni rocciose naturali, frutto di crolli probabilmente causati da eventi sismici e dall’ erosione del costone che sovrasta tutto il percorso.
Giunti alla metà del tracciato, sulla sinistra c’è l’intersezione con il percorso preistorico, che inizia con la “Porta della Preistoria”, incomparabile contesto selvaggio di roccia e vegetazione, che vi accompagnerà fino al noto sito archeologico detto “Riparo di Biarzo”.
Proseguendo lungo il sentiero, poco oltre la “Porta della Preistoria”, c’è la piccola grotta dello “Škràt“ (folletto), seguita sulla destra da un’area attrezzata per il pic-nic, che invita ad appetitose merende, proprio in mezzo ad una natura incontaminata.

Preistoria

Il sito archeologico “Riparo di Biarzo” è considerato uno tra i più importanti del bacino alpino nordorientale. È stato scoperto negli anni ’80 dal Circolo Speleologico ed Idrologico friulano a seguito di alcuni sondaggi esplorativi, che hanno successivamente coinvolto la Sezione di Paletnologia del Museo di Storia naturale di Udine.
Sono stati ritrovati utensili in pietra ed osso, focolari, grattatoi usati per la concia delle pelli, numerosi microliti, schegge in pietra lavorata a forma trapezoidale e triangolare, nonché resti di animali cacciati dalle tribù che qui hanno vissuto.
Interessanti appaiono i ritrovamenti di parti ossee di pesci a dimostrazione che la pesca, assieme alla caccia, costituiva fonte di alimentazione primaria. Non poca curiosità ha destato tra i ricercatori il ritrovamento di piccole conchiglie marine forate, probabilmente utilizzate come merce di scambio con insediamenti di altre zone. Il “Riparo di Biarzo” è ubicato a 100 metri dal vecchio Mulino, lungo un percorso appositamente tracciato.
La sezione “Preistoria” del Sentiero Ponteacco- Natisone consente un’avventura entusiasmante tra crolli di imponenti rocce, immersi nella magia di un bosco da osservare sia nei suoi dettagli più ombrosi, che nello slancio verso l’alto di frondosi alberi. L’area è ancora oggetto di studi in quanto non si escludono altri interessanti ritrovamenti archeologici. Vi invitiamo a seguire il percorso segnalato, che inizia dalla “Porta della Preistoria” e termina nella “Modernità”.

Il Mulino
Il mulino ad acqua appartiene da molte generazioni alla famiglia Dorbolò. Molti ricordano la storica figura di Ustìn, sempre tutto infarinato, che mai ha lasciato tornare a casa qualcuno senza avergli regalato almeno un pugno di farina per farsi la polenta. Lo stabile oggi visibile è stato costruito nel 1821 ed ha funzionato fino alla disastrosa piena del Natisone del 22 giugno 1958, quando 1.000 metri cubi d’acqua riuscirono a trasportare le pesanti macine molto lontano; è stato oggetto di restauro dopo gli eventi sismici del ’76 ed è un esempio architettonico tipico delle Valli, costruito con materiali reperibili in loco: legno e pietra.
La sala del piano superiore oggi è adibita a Centro visite, aula, sala convegni, esposizioni e manifestazioni private. Il piano inferiore possiede buona parte dell’impianto molitorio originale ed è periodicamente soggetta ad allagamenti causati dal fiume.

Il fiume Natisone

Tributario dell’Isonzo attraverso il sistema idrografico Torre-Natisone, ha una lunghezza complessiva di 61 km.
Dati idrografici (fonte: Unità Idrografica regionale):
- portata minima: 1,5 mc/sec
- record di piena: 1.000 mc/sec (22.06.1958)
- altre piene considerevoli: 28.08.1986, 27.10.1990
- pelo dell’acqua al mulino: 159 mt s.l.m.
- profondità della sezione: fino a 2,5mt

Accessi

Da Ponteacco, Strada Statale 54 del Friuli km 24,780. Il paese è dotato di ampio parcheggio per i visitatori ed è la sede della Pro Loco ubicata nel Centro di Aggregazione.

Possibilità
 
Il sentiero possiede la classifica “facile”
Mountain-bike
Portatori di handicap fisico
Esperti nuotatori
Non nuotatori
Area relax
Respirate l’aria dei profumi del bosco, ricaricatevi di energia con scorci irripetibili che ricaricatevi di energia con scorci irripetibili che trasformano questa escursione in un'esperienza indimenticabile.
ponteacco
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mezzana
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